Le razze del vecchio mondo: AARKLASH

OFIDIA

Generale: Antichi, potenti, corrotti e predatori, gli ofidiani sono tutto ciò che è rimasto di un'era di violenza e tenebre. Questo popolo, talmente antico da aver dimenticato le proprie origini, ha attraversato i secoli grazie alla brutalità e al tradimento. Pazientemente nascosto nelle rovine della loro civiltà, il Serpente attende l'avvento delle Tenebre, l'Era del suo dominio .Oggi questo momento è giunto. I malefici ofidiani sono potenti e i loro schiavi numerosi e servizievoli. Il popolo ofidiano è pronto a scatenare l'ultima battaglia e a vincerla.

Gli ofidiani sono un popolo che ha sempre vissuto in segreto. Si sono preparati perfettamente per la guerra all'insaputa di tutti gli altri popoli di Aarklash. Questi potenti maghi e formidabili guerrieri sono sostenuti da una gran quantità di schiavi totalmente fedeli, il cui spirito è stato consumato dalle Tenebre. Talvolta agli ofidiani si uniscono servitori volontari, pronti ad offrire la propria anima per qualche briciola del potere del Serpente.

L'Alleanza ofidiana adora Vortiris, il dio-drago imprigionato nella costellazione del Serpente.
Il popolo degli ofidiani riunisce individui di tutte le origini: guerrieri originari di Aarklash, discendenti di coloro che erano andati in esilio dopo l'arrivo degli umani, mortali originari di Shenroth, rinnegati dagli altri imperi o ancora creature magiche che hanno aderito alla loro causa, drow, nani oscuri. I rapporti tra tutte queste comunità sono facilitati dai minotauri, potente razza alleata.
Strategia di guerra: la loro strategia consiste nello schierare numerose truppe di schiavi di tutte le origini per coprire l'avvicinamento sinuoso degli ofidiani. Una volta che il nemico è bloccato da orde di schiavi assetati di sangue e incuranti della propria sopravvivenza, gli ofidiani colpiscono usando spada e magia. Uno dei principali punti di forza degli ofidiani è quella di poter sfruttare praticamente tutte le abilità di ogni razza, dato che le loro fila sono multietniche. Inoltre i loro eserciti sono spinti dall’odio, per cui ogni ofidiano combatte con una forza superiore, aiutato dalle oscure magie delle tenebre. Sul campo di battaglia, gli ofidiani sono uno spettacolo affascinante e terribile allo stesso tempo. Sfruttano tutte le armi della Creazione: armi e armature paragonabili a quelle degli umani, anche se di fattezze mostruose, ma anche armi immortali, elementali e poteri mistici incredibili.

Geografia: La loro isola, Ofidia, ha la forma di un serpente-drago: è una terra desolata e piccola in confronto agli altri imperi di Aarklasch. Sulle rive del continente gli altri imperi hanno innalzato fortificazioni per prevenire gli attacchi di questo impero.

Politica: l’imperatore attuale, Illidan, era un potente mago dell’impero Lanaver, scacciato da quelle terre per le sue idee oscure. Governa oramai da secoli su queste terre: è un sovrano crudele e dal pungo di ferro: ha potenziato enormemente le sue arti magiche ed adesso è considerato da molti il mago più potente in vita. In segreto sta potenziando il suo esercito per l’invasione delle terre ferme.

Società: il motore della società non è tanto la cattiveria quanto l’odio….gli ofidiani odiano tutto e tutti. Quando scendono in guerra la dimostrazione di odio è la più evidente, ma anche all’interno della società c’è odio. Ognuno fa la sua parte nella società per riuscire a salire la scala gerarchica e potersi prendere le rivincite sugli altri.
La giustizia ofidiana se così si può chiamare è rapida e dolorosa. Esistono solamente tre leggi in questo impero:
1)La società si basa sulle caste: chi è di casta maggiore ha ragione rispetto alle caste minori.
2)Non si può uccidere un ofidiano senza un motivo: altrimenti questa terra sarebbe deserta da secoli. In ogni caso spesso quelli di casta alta riescono a trovare un motivo. Tanto per chiarire gli schiavi non sono considerati ofidiani, anche se si sconsiglia di farne una carneficina dato che sono utili: in ogni caso dovrete risarcire il proprietario dello schiavo, in modo tale da non dargli il motivo giusto per uccidervi.
3)L’imperatore ha il potere assoluto su tutto e tutti: e quindi l’imperatore non è soggetto alla 2° legge.
Chi disobbedisce a queste regole verrà rinchiuso nella torre di Kratos, dove subirà le attenzioni delle streghe drow. La leggenda vuole che le streghe procurino ai loro adorati prigionieri degli incantesimi per assicurargli una lunga vita….sempre che vita si possa chiamare dato che al tempo stesso gli procureranno una lunga e atroce sofferenza.

Le principali caste gerarchiche sono queste:
Imperatore
Lord oscuro
Maestro di gilda
Nobile
Proprietario di schiavi
Cittadino
Animali ofidiani
Schiavi

Esistono 3 gilde principali in ofidia, e una miriade di gilde inferiori: ogni ofidiano si deve alleanare in una gilda prima di poter scendere in battaglia (a meno che non sia uno schiavo).
Gilde maggiori: (i primi 3 gradi sono uguali per tutti: verme, verme maggiore, apprendista)
-Spire del serpente (maghi): mago oscuro, stregone di Vortiris, Warlock, Serpente, Serpente supremo.
-Spada rossa (guerrieri): lama oscura, lama di Vortiris, Scourge, carnefice prescelto, Oscuro signore delle lame.
-Mano della morte (assassini): assassino oscuro, ombra di Vortiris, Shadows, Entità oscura, Ombra suprema
Esiste una 4 gilda segreta principale quasi irraggiungibile: i cavalieri di Vortis.


Rapporti: gli ofidiani odiano tutti gli altri stati. In modo particolare Lanever la vecchia dimora di Illidan, dal quale è stato scacciato. Anche Alahan è odiata dato che rappresenta l’opposto della loro società, e anche Akkylannie, odiosi babbali fanatici del loro falso dio. Gli elfi più che essere odiati sono disprezzati: troppo deboli per essere presi in considerazione. Non ci sono mai state guerre con i nani….ma gli ofidiani li odiano ugualmente. Per quanto riguarda gli orchi è l’unica fazione che ha attaccato i nemici di ofidia….ma ciò non toglie che gli ofidiani li odino.

ALAHAN

Generale: il regno di Alahan è il difensore della virtù, della giustizia e della Luce. Il suo esercito si batte ogni giorno con coraggio contro tutti coloro che vogliono asservire gli abitanti di Aarklash. Il suo popolo, i barhan, ha scelto il Leone come simbolo. Questo animale rappresenta la forza, il coraggio e la nobiltà. Inoltre rimanda all'alleato magico di Alahan, la Chimera - una donna dal corpo di leone.
Sui campi di battaglia, i barhan sono combattenti coraggiosi, ispirati dalle gesta dei loro avi. Infiammati dai racconti eroici dei tempi antichi, non temono alcun avversario. I loro grimori gli conferiscono il dominio sugli Elementi e i loro cavalieri, intrepidi eredi delle tradizioni di Alahan, caricano il nemico senza esitare.

I barhan vivono in un regno feudale composto da nove barhan, o baronie. Ogni barone dispone di una compagnia per difendere il proprio blasone e onore. Per questi signori ogni battaglia è una occasione utile per allungare la lista delle gesta d'armi della propria famiglia.

I barhan adorano Arïn e tutti gli dei del pantheon di Paragon. La costellazione del Leone è al centro di tutti i loro riti.
Per associazione di idee questo regno si potrebbe paragonare a “Camelot”: un regno legale e retto. Per semplicità gli altri popoli si rifericono ai barhan chiamandoli i “leoni”.
Strategia di guerra: I loro eserciti sono composti principalmente da cavalleria: i loro cavalieri sono i migliori del mondo, caricano con furia e determinazione. Ogni cavaliere, riceve un addestramento speciale che li rende imbattibili. Oltre alla cavalleria troviamo poche unità di fanteria pesante anch’esse specializzate: queste 2 categorie rappresentano l’esercito “professionista”. Oltre a cavalleria e fanteria specializzata, troviamo l’esercito dei coscritti composto principalmente da arcieri, e pochissime unità di fanteria. La magia viene usata più per rinforzare, potenziare e curare le proprie unità più che per provocare danni diretti.
Quindi la strategia è semplice: i maghi potenziano la cavalleria. Gli arcieri creano scompiglio tra le fila nemiche. La cavalleria parte e devasta il nemico. La fanteria arriva a finire il lavoro della cavalleria.
Geografia: Le terre di Alahan, situate a nord-ovest di Aarklash, sono ricche e prosperose a parte le regioni più a nord che sono spesso coperte da neve, cosa che ha temprato molto gli abitanti di queste regioni.
Politica: L’attuale re di Alahan è Artas, un re buono e giusto che governa Alahan con saggezza e dedizione. E’ un guerriero formidabile che possiede anche qualche potere magico. La sua famiglia lotta contro le forze oscure da ere.
Rapporti: Nel passato Alahan ha avuto molte guerre contro Akkylannie, per il controllo della terra degli uomini, ma soprattutto contro gli orchi: il confine con gli orchi è sempre sotto controllo. Ci sono state delle scaramuccie anche contro i nani, anche se non rappresentano un pericolo (infatti non uscirebbero mai delle montagne). Esiste invece una simpatia con Lanever e gli elfi. I rapporti con gli ofidiani non è mai stato grande, e addirittura quando gli ofidiani hanno minacciato Lanever, hanno mandato degli aiuti.

AKKYLANNIE

Generale: l'impero di Akkylannie è conscio dell'imminente fine del mondo e dei doveri che ha nei confronti dei mortali. Sa che gli dei adorati dalla maggior parte dei popoli sono solo vuote icone o perfide creature che sfruttano l'ingenuità dei mortali. I soldati di Akkylannie conducono una lotta senza pietà con lo scopo di salvare tutti i popoli di Aarklash e guidarli verso la luce del loro dio, Merin. Hanno scelto per sé un simbolo in grado di ben rappresentare la loro missione: il Grifone. Questo animale somma la determinazione del leone alla vigilanza del rapace.

Sul campo di battaglia, l'esercito del Grifone è probabilmente il meglio organizzato di tutta Aarklash. Gli akkylanniani conducono la guerra come nessun altro popolo del continente, grazie ad una rigida disciplina e ad un ottimo equipaggiamento. Non si ritirano mai di fronte al nemico e sono in grado, grazie al sistema di coscrizione imperiale, di inviare al fronte enormi quantità di soldati. Quando ciò non basta, gli akkylanniani lasciano la parola alla polvere da sparo e fanno appello ai poteri di Merin per portare a compimento la profezia dell'Unico Dio.

A prescindere dal corpo d'armata, gli akkylanniani sono tutti accomunati dallo stesso fervore. Vengono diretti da istituzioni ben stabilite, caratterizzate da una gerarchia complessa. Talvolta, essendo sempre in prima linea contro le Tenebre, sono costretti prendere scelte difficili. Di fronte a questi dilemmi, alcuni hanno scelto di avvicinarsi alla Luce, altri sono ricorsi al fuoco purificatore dell'Unico Dio.

Gli akkylanniani adorano Merin, che invocano con il nome di Unico Dio, e indirizzano le proprie preghiere alla costellazione del Grifone.
Per associazione di idee questo regno si potrebbe paragonare allo stato della chiesa: un regno dedito alla religione governato dal babbò. Per semplicità gli altri popoli si riferiscono agli akkylanniani chiamandoli i “chiesaioli”.
Strategia di guerra: composto da sterminate unità inespugnabili di fanteria questo esercito sembra imbattibile. La spina dorsale dell’esercito è formata da fanteria pesante molto compatta. La cavalleria non viene molto utilizzata ma è presente, soprattutto la leggera per aiutare la fanteria e per rincorrere il nemico che scappa. Gli arcieri e macchine da guerra decimano il nemico prima dell’inizio della battaglia. La magia è fondamentalmente protettiva e curativa, dato che non c’è bisogno di potenziare i cavalieri: per quello basta solo la fede in Merin. I soldati non si ritirano mai: anche la morte sarebbe una vittoria se muori servendo Merin.
Quindi mentre la fanteria, protetta dalle magie, avanza lentamente, le macchine da guerra e gli arcieri decimano il nemico. Quando la fanteria arriva trova un nemico disorganizzato e la vittoria è facile. La cavalleria fa da supporto.

Geografia: la loro terra si trova nel centro di Aarklash: a nord confinano con l’impero di Alahan, a sud con l’impero Lanever, a nord-est con i nani di Tir-Nâ-Bor, a est con gli elfi di Quithayran. La loro terra è ricca ma devastata dalle guerre. Infatti questa terra rappresenta il crocevia di Aarklash.

Politica: queste terre sono governate dal capo spirituale, il babbò, Benedettissimo XVII, il quale ha potere assoluto e rappresenta la voce di Merin su questa terra. Nessuno quindi può contraddire la sua parola.

Rapporti: essendo il crocevia di Aarklash è sempre stata in guerra con tutti. Alahan in modo particolare; Lanever da sud; Ofidia da est. I rapporti con elfi, nani e orchi è praticamente inesistente. In ogni caso essendo uno stato molto ottuso e chiuso nelle sue idee non è mai riuscito a stringere grandi rapporti di amicizia con nessuno.

LANEVER

Generale: Arroccato sulle cime delle montagne di Lanever, il Drago osserva Aarklash. I cynwäll, un popolo saggio e dedito alla meditazione, il cui nome nella loro lingua significa "esiliati", hanno a lungo cercato di penetrare i segreti del passato per poter meglio comprendere il presente. I cynwäll, sostenuti da reggimenti di soldati e dai maestosi draghi, combinano la forza del corpo con quella dello spirito, per far trionfare la Luce!
I cynwäll praticano il culto della Noësis (che significa "Verità"), la filosofia sulla quale si basa la loro saggezza. Ad esso è collegata la costellazione del Drago.
Per associazione di idee questo regno si potrebbe paragonare ad una enorme gilda di maghi: un regno governato dalla magie e da creature mitiche. Per semplicità gli altri popoli si riferiscono ai cynwäll chiamandoli i “draghi”.
Strategia di guerra: La prima arma del Drago è la spada: grazie ad essa, i cynwäll sono in grado di adattarsi a qualsiasi situazione e di superare gli ostacoli che si interpongono tra loro e la vittoria.
La seconda arma del Drago è la magia, in modo particolare quella legata al fuoco. I cynwäll hanno esplorato le rovine di Lanever e riscoperto i segreti degli Antichi. Oggi sono in grado di usare magie di altissimo livello.
La terza arma (ma non ultima) dei cynwäll sono i draghi delle cime, alleati di sempre. Grazie ad essi i cieli sono sotto il loro completo controllo ed inoltre possono ridurre in cenere anche i nemici più coriacei. Possiedono diversi tipi di draghi: alcuni sono i classici draghi volanti, altri sono più simili a lucertole usati come cavalcature: i naggaronti.
Non tutte le unità di un armata possiedono un drago, ne tutte le unità usano la magia…ma molte hanno entrambe le cose. Vi ritroverete a combattere quindi contro valorosi guerrieri, muniti di magie di attacco spesso in dorso a draghi. L’unico punto a sfavore: sono pochi!
Geografia: La loro terra si trova a sud-ovest di Aarklash. È una terra molto ricca ma devastata da 2 piaghe: la vicinanza con Ofidia e le paludi della morte nel pieno centro dell’impero.
Politica: il capo dei cynwäll è il supremo patriarca Valandor: durante la celebrazione di incoronazione il patriarca riceve i favori di Noësis: il suo corpo muta diventando un mezzo-drago, potenziando enormemente i suoi poteri magici e fisici.
Rapporti: il legame più stretto è con alahan, ma semplicemente perché essendo lontani non si sono mai dati noia; l’altro motivo del legame è l’odio verso ofidia che li ha portati spesso ad allearsi. Contro Akkylannie ci sono stati vari scontri per il dominio territoriale. Il rapporto con gli elfi è stato ottimo in passato, dato l’affinità per la magia, ma mai un alleanza. Gli orchi e i nani sono troppo lontani per occuparsi di loro.

NANI

Generale: I nani di Tir-Nâ-Bor, un popolo duro, fiero e tenace, vivono nel cuore della catena dell’Ægis sin dalla nascita del mondo. Nei secoli si sono tenuti lontani dagli altri popoli, rifiutando di farsi coinvolgere in una serie di false alleanze.

Sul campo di battaglia, i nani di Tir-Nâ-Bor incedono senza fretta, sapendo che la loro avanzata è lenta ma inesorabile. Protetti da pesanti armature, combattono circondati dai sibili delle loro potenti macchine a vapore. Le temibili bombarde schiacciano il nemico, le caldaie fanno muovere le loro montature meccanizzate a velocità folle. Le armi a vapore colpiscono con la forza di un'eruzione vulcanica. Le terrificanti maschere a vapore terrorizzano il nemico... Per i nani di Tir-Nâ-Bor, tutto ciò che fuma, sbuffa ed è alimentato da una caldaia è una vera fonte di gioia!

Per ogni nano di Tir-Nâ-Bor la difesa è più importante dell'attacco: nulla può competere con una solida fortificazione quando c'è da vincere una battaglia. Trincerato nelle sue inespugnabili fortezze, il popolo di Tir-Nâ-Bor aspetta il nemico senza tremare!
Ogni fortezza possiede le proprie tradizioni secolari e specialità militari. Fom-Nur, Kâ-In-Ar, Kal-Nam, Kar-An-Tyr, Lor-An-Kor, Naël-Tarn e Ogh-Hen-Kir sono sia fortezze che fazioni. Naturalmente, ogni nano ritiene che la propria fortezza sia ampiamente superiore alle altre.
I nani adorano Odnir e il suo pantheon, il cui dominio è situato nella costellazione del Cinghiale.
Strategia di guerra: come dicevamo la difesa è meglio dell’attacco: le unità dei nani sono fortificate, ogni nano è un carrarmato in miniatura. La loro avanzata è talmente lenta che senza quelle armature cadrebbero inesorabilmente sotto la pioggia di frecce senza arrivare dal nemico. Durante la loro avanzata i nani usano miriadi di macchine da guerra per spingere il nemico ad avanzare in corpo a corpo: sarebbe infatti un suicidio aspettare l’arrivo della fanteria.

Geografia: Le montagne si Ægis sono praticamente impenetrabili: un groviglio di roccia sorvegliato della imponenti fortezze dei nani. I villaggi a celo aperto sono molto rari, dato che i nani prediligono la vita sotto la dura roccia.

Politica: il re dei nani è Titlagarh Nai. Non sappiamo altro di lui.

Rapporti: i nani non stringono rapporti con le altre razze. Se ne stanno nelle loro montagne a scavare sotto terra. In passato Alahan ha provato ad attaccare ma senza successo. Le uniche volte che i nani escono dalle loro montagne è per fronteggiare gli elfi o gli orchi.

ELFI

Generale: Quando erano ancora giovani, i daïkinee vivevano al fianco degli dei. Reclusi nella foresta eterna di Quithayran, hanno coltivato legami che li uniscono ai fatati e alle forze magiche di Aarklash.
I daïkinee giungono sul campo di battaglia nello stesso modo in cui un sogno sfiora la coscienza di un dormiente. Impalpabili, si muovono con grazia leggiadra, attaccano il nemico e lo colpiscono con mortali frecce. Questi elfi sono in armonia con la forza vitale della Creazione e si battono senza mai scoraggiarsi.
Contro gli avversari si mostrano senza pietà e assestano i loro colpi con velocità e potenza. I daïkinee sono accompagnati dai fatati, esseri bizzarri e sfuggevoli, nonché abitanti magici della foresta di Quithayran.
Alcuni elfi ritengono che sia necessario restare fedeli alle tradizioni, mentre altri cercano nuovi metodi per poter raggiungere la vittoria. Sia gli uni che gli altri fanno affidamento sul loro istinto e sono determinati a trionfare!

Strategia di guerra: velocità, abilità e freccie: queste sono le armi degli elfi. Attaccano con una velocità tale da lasciare il nemico impreparato, la loro abilità con spada e magia è ineguagliabile in tutta aarklash, e la quantità di frecce che tira è sproporzionata rispetto al loro numero. Il loro punto debole è il numero limitato. A volte ad affiancare gli elfi si trovano strane creature del bosco, draghi, aquile ecc..

Geografia: La foresta di Quithayran è un mondo sconosciuto alle altre razze, dato che nessuno vi è mai penetrato…anzi: qualcuno di è entrato, ma non ha mai fatto ritorno.

Politica: il re degli elfi è sconosciuto, ma dagli scritti sappiamo che ne esiste uno chiamato “sire”.

Rapporti: sono un popolo riservato. Un tempo docile ed amichevole si è trasformato in riservato e spietato. Gli unici rapporti sono con Lanaver, abbastanza amichevoli.

ORCHI

Generale: Gli orchi sono guerrieri formidabili. Costituiscono una delle specie più bellicose di Aarklash. Fieri e forti, hanno spezzato le catene della schiavitù e oggi lottano per la loro libertà.
Gli orchi, più grandi e più forti della maggior parte dei loro avversari, offrono a chiunque li osservi uno spettacolo impressionante: bardati con spesse armature di cuoio e brandendo armi gigantesche, personificano la forza di un popolo perseguitato sin dalla sua nascita.
Oggi sono uniti e combattono per schiacciare il nemico in una morsa d'acciaio. Questo giovane popolo compensa la propria mancanza di disciplina con una forza di volontà incrollabile e una brutalità senza pari. Le sue varie unità attraversano il campo di battaglia distruggendo tutto ciò che incontrano sul loro passaggio.
Strategia di guerra: semplice ed efficace: bardati meglio che pui, impugna un arma più grande che puoi e gettati in battaglia. Il loro punto di forza è il numero e la potenza degli orchi.
Geografia: vivono nelle fertili terre di Avagddu, ma rivendicano Aarklash tutta per loro. Le terre del nord sono abitate dai troll, spesso alleati degli orchi.
Politica: il grande capo degli orchi è Smorfull; secondo in comando è il suo fido generale….BOTO!!!
Rapporti: sono in cattivi rapporti con elfi, nani e leoni contro i quali sono continuamente in guerra. Sono gli unici che tifano per gli ofidiani, perché sperano che indeboliscano il mondo degli uomini.

Dì la verità: avevi già tutto pronto in un comodo file word

Cmq, complimenti, cercherò di assimilare il possibile.

il copia e incolla....una garanzia

Cmq studierò il possibile per farmi trovare pronto, si spera

era tutto già scritto!!

quest'estate ho fatto solo quello praticamente!!

cmq non state a studiare troppo nomi ecc... basta che vi ricordate: i leoni inveci di alahan, com'è strutturato l'esercito e con chi ce l'hanno: in questo modo quando li incontrate sapete che vi attaccherà la cavalleria, e se vicino ci sono i draghi (lanever), probabilmente li aiuteranno, mentre invece potreste chiedere aiuto agli orchi per attaccarli. Non state a ricordare i nomi dei re...tanto forse non li vedrete mai dato che rimarranno nel vecchio mondo!

Più che altro c'è una cosa che mi interessa: immedesimatevi nel vostro personaggio: siete ofidiani....se interpretate bene il vostro personaggio riceverete molta più esperienza di chi non lo interpreta! Per es ema farà la strega elfa: deve essere crudele! Mau deve fare lo stupido, ma rimane cmq un guerriero di ofidia: lui ha l'istinto del combattimento e l'odio! Andrea deve essere saggio ecc.... Per cui leggete a modo Ofidia, in modo da capire bene la società e meno le altre razze.

Ema la strega??? Io ero rimasto al ladro/ranger... mi sono perso qualcosa?

praticamente le streghe elfe le ho riprese da warhammer: sono delle tizie pazze che combattono con 2 armi, sono superagili ecc...

ema per puro caso ha fatto la donna e mi sono detto: perché non farlo essere una strega....apprendista! e poi cmq forse si è deciso a fare il guerriero invece del ranger...

Siiiiiii....un altro picchiatore

Chiamiamola strega drow o antani, facciamola combettere con due armi o lanciando caccole, ma è bene che comunque sia un GUERRIERO PURO: io gli risistemerei la scheda a questo punto. E farei in modo che lo stregone facesse lo stregone/ladro: a quel punto avremmo un party sufficientemente equilibrato.


Ne riparliamo giovedì, tanto c'è anche da tirare la scheda di Luca (Luca chi??? ahahah)